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UNA SERATA A LUCI ROSSE AD AMBURGO

E’ il maggio 1968 ed io mi trovo ad Amburgo, una città al nord della Germania. Sto facendo l’interprete ad un famoso scrittore italiano che deve presentare i suoi libri tradotti in tedesco. Amburgo è una città anseatica, con grande tradizione marinara, un polo industriale molto importante caratterizzata dal suo porto che si articola in tre rami che vanno a confluire nel grande porto chiamato Alster.

Una sera lo scrittore mi dice di voler andare a visitare il famoso quartiere di San Pauli, il quartiere a luci rosse della città, famoso in tutto il mondo. Un luogo dove solo gli uomini possono entrare. Lo scrittore non parla una parola di tedesco ed è anche un po’ intimorito dal luogo, per cui invita anche il titolare della sua casa editrice che non parla una parola di italiano. Per cui per capirsi hanno bisogno del mio aiuto. L’editore è un uomo grande e grosso sulla cinquantina, un vero prussiano che all’inizio un po’ si ritrae per vergogna ma poi cede alle insistenze dello scrittore.

Ma come fare per entrare? il quartiere è sbarrato e al cancello ci sono delle guardie che controllano i biglietti e a non fare entrare delle donne. I miei due accompagnatori mi propongono di travestirmi da ragazzo. In fondo non ho grandi caratteristiche femminili, poco seno, niente culo né fianchi pronunciati e un viso regolare.

Mi mettono dei jeans, un maglione a collo alto e un berretto che raccoglie i miei lunghi capelli neri. Poi lo scrittore mi presta un suo impermeabile legato in vita e il gioco è fatto. Alla fine nonostante i miei quasi vent’anni, sembro proprio un ragazzino di non più di sedici anni.

All’ingresso un guardiano si rivolge a me e mi fa una domanda in tedesco ed io faccio finta di non capire per non tradirmi per via della mia voce da donna.

Entriamo nel quartiere senza alcuna difficoltà. Lo spettacolo è inverosimile, soprattutto pensando all’Italia con tutta la sua tradizione cattolica dove un simile locale è inimmaginabile. Sulla stradina principale si affacciano vari locali con attrazioni a sfondo erotico e con falsi marinai che ci invitano ad entrare. Il primo è un locale dove sul palco c’è una donna con caratteristiche maschili, vestita da pittore, con davanti un cavalletto e dei fogli. Di fronte a lei una ragazza sulla ventina bionda, completamente nuda molto formosa e provocante sdraiata su un acquario.

La pittrice ritrae la donna sdraiata nelle varie posizioni ed ad ogni ritratto si gira verso il pubblico composto di soli uomini che con gesti e grida le chiedono il ritratto che ha appena concluso. Ma la donna viene verso di me e mi lancia il ritratto con fare ammiccante. Ad ogni ritratto la pittrice si spoglia togliendosi un indumento. Quando si ritrova completamente nuda e molto eccitata si lancia sul corpo della donna ritratta e comincia a baciarla in tutte le parti del corpo fra le urla e le esclamazioni del pubblico.

Nel secondo spettacolo a cui partecipiamo c’è una specie di rodeo dove un uomo e una donna cavalcano due bellissimi cavalli, lei sul cavallo bianco e lui sul cavallo nero. L’uomo rincorre la donna cavalcando con foga e ad un certo punto la raggiunge e salta sul cavallo della donna da dietro e cominciano a  penetrarla  mentre il cavallo continua la sua corsa sfrenata.

Incredibile ma vero, uno spettacolo molto eccitante che provoca urla e esclamazioni fra il pubblico presente.

Io sono totalmente rapita e nello stesso tempo scioccata da questa visione a dir poco sconvolgente. La scena è talmente eccitante che guardo con timore i miei due accompagnatori con la paura che mi saltino addosso da un momento all’altro.

La cosa straordinaria è che alla fine dello spettacolo ho notato che la donna che aveva appena recitato la sua parte nello spettacolo si vestiva normalmente e all’uscita c’era il marito che l’aspettava per riportarla a casa. Quello era il suo lavoro.

Grazie dell’attenzione

 

Comments:

  • Maria Grazia Naldi

    Novembre 7, 2022 at 7:02 pm

    I’m wondering how can you compare your active & amazing esperience with actual rave parties…
    However I’m for Freedom I don’t see anything to do with It!

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