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QUANDO HAI BISOGNO SE CI CREDI L’AIUTO ARRIVA SEMPRE

La storia di Anna

Anche oggi, come mi capita spesso, mi sono lasciata ispirare da quello che ascolto alla radio sul terzo programma dove si parla di società, di cultura, di salute oltre che di musica classica.

Stamattina a Zarathustra si è parlato della nuova professione del Facilitatore con l’intervista a Valerio un signore che pratica questa nuova professione a Roma. Aiuta tutte quelle persone bisognose soprattutto anziani soli che non hanno nessuno a cui rivolgersi e spesso neppure  la manualità di cambiare una lampadina o hanno bisogno di essere assistiti se si trovano in difficoltà.

Sono nata nel 1948 in Romagna e mi ricordo la solidarietà che c’era allora fra le persone. Nessuno in paese era lasciato solo in caso di bisogno. Sono talmente ancora impregnata di quella cultura della solidarietà che in questa ultima parte della mia vita ne ho fatto una professione. Da vent’anni sono Facilitatore del metodo delle Costellazioni familiari e sistemiche del maestro Bert Hellinger ed aiuto, grazie a questo metodo, in particolare a ritrovare un collegamento positivo e pacificatore con il sistema familiare di origine. Nella mia lunga esperienza di vita e professionale ho potuto constatare che molte delle difficoltà che incontrano le persone nel loro quotidiano sono collegate ad una frattura nel rapporto  con la propria famiglia di origine.

Un caso emblematico mi è capitato con una cliente molto particolare, una suora. Questa suora che chiamerò Anna, era entrata in convento da ragazza ed ora erano ventisette anni che faceva parte di una congregazione di suore e non ne poteva davvero più. Veniva da una famiglia molto cattolica il cui padre aspirava ad avere una figlia suora. Come mi ha raccontato durante le sedute di terapia, lei non aveva mai sentito una vera vocazione, ma solo un forte desiderio di fare contento il padre a cui era molto legata.

Anna era una persona particolarmente sensibile e intelligente che fece presto carriera in convento e man mano che progrediva si accorgeva che i principi e gli insegnamenti cristiani venivano spesso sacrificati per ragioni di potere. La sua frustrazione era tale che cadde in una profonda depressione che la costrinse a ricorrere ad uno psichiatra con visite ripetute e ad assumere antidepressivi che le indebolivano la forza di volontà.

Un giorno in uno studio medico trovò un mio volantino delle Costellazioni familiari e ne rimase subito colpita al punto che si fece coraggio e mi chiese un appuntamento. Arrivò in studio vestita da suora accompagnata da sua sorella. Bastarono due sedute di Costellazioni familiari di un’ora circa per liberarla dai pesi che si era portata negli anni, e ridarle quel coraggio che le era mancato. Fu così che riuscì ad ottenere il congedo dall’Ordine ecclesiastico, a farsi garantire una dotazione di 800 euro al mese per tre anni e anche un piccolo appartamento dove vivere. Riprese poi felicemente la sua vecchia attività di insegnante con i bimbi piccoli.

La sua vita era cambiata da più di un anno e i nostri rincontri erano diventati più rari nonostante ci unisse una grande gratitudine per il risultato ottenuto con le sedute di Costellazioni familiari. Erano i primi anni del 2010 ed io stavo attraversando un periodo molto difficile.

Vivevo sola ed ero arrivata al punto di non potere più badare a me stessa. Andai a casa di mia sorella a chiedere aiuto e lei mi disse che anche lei era in difficoltà e non poteva essermi di aiuto, consigliandomi di prendere una badante a pagamento. Rientrai a casa con un nome che mi frullava in testa: Anna. La chiamai al telefono,  le raccontai del mio stato e lei rispose: “qualsiasi cosa io stia facendo è meno importante di quello che mi racconti tu. Prendo un taxi e arrivo fra venti minuti”

Non ero in grado di fare nulla da sola. L’unica cosa che mi permetteva il mio corpo era di stare sdraiata sul mio letto a guardare il soffitto. Non potevo muovermi se non per andare in bagno, non riuscivo a leggere, ascoltare la musica. Era come se qualcosa di più grande di me mi obbligasse a stare ferma per recuperare le forze perdute in una vita troppo intensa e frenetica al di sopra delle mie possibilità fisiche e psichiche. Anna rimase con me quasi un mese cioè il tempo necessario per riprendermi e essere in grado di gestirmi da sola.

Da quel momento mi è stato chiaro che la parola chiave è AFFIDARSI a qualcosa di più grande, come insegnano le Costellazioni familiari e sistemiche e oggi vivo questa verità ogni giorno nel mio quotidiano. Non mi preoccupo più di trovare qualcuno che mi porti su la spesa al secondo piano del mio palazzo, quando è troppo pesante. C’è sempre qualcuno che è già lì quando arrivo pronto ad aiutarmi e così per tante altre cose e situazioni.

La mia vita è cambiata da quando ho deciso di affidarmi a qualcosa di più grande che lavora per me e per la mia felicità.

Grazie per l’attenzione

BUONA ESTATE A TUTTI E BUONA LETTURA

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