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Malattia e Destino – Protocollo Detox di Graziella Bertozzi

Molti anni fa lessi due libri dello stesso autore, Thorwald Dethlefsen, che mi colpirono molto e che mi hanno ispirato negli anni a venire: “Malattia e Destino” e “Destino come scelta”.
L’autore aveva già trovato una chiave di lettura su questo tema quanto mai attuale.

Ogni persona può scegliere se prendere la malattia come una disgrazia, tipo una tegola sulla testa, cioè come un caso senza nessuna correlazione con la sua vita, oppure come un messaggio che manda il corpo per la tua evoluzione come essere umano.

Nel primo caso, la malattia diventa un business per le case farmaceutiche e un costo per il sistema sanitario nazionale.
Nel secondo caso diventa un modo per staccare dal quotidiano e per aiutarci a cambiare rotta nella nostra vita.
Di recente ho assistito ad una Conferenza di un ricercatore spirituale che ammiro molto, che parlava della malattia come il nuovo Graal.

La malattia è un modo molto veloce per evolversi molto di più che le pratiche in uso come la meditazione lo yoga etc.

Nella mia pratica di facilitatore di sessioni di Costellazioni Familiari incontro spesso casi in cui l’anima della persona ha deciso di andarsene dall’altra parte e sceglie la malattia per morire, anche se la persona non lo sa.

Poi ci sono persone che scelgono la malattia per espiare presunti errori. In questi casi il senso di colpa e talmente forte che il corpo non regge questo peso e sceglie la malattia per potersi liberare.

Proprio ieri, una mia amica mi raccontava le vicissitudini di salute vissute recentemente.
Dodici anni fa aveva operato tutte e due le anche sostituendo con le protesi le ossa malandate. L’operazione riuscì perfettamente e dopo una seppur lunga convalescenza era riuscita a vivere la sua vita normalmente.

L’anno scorso le è stato detto che le sue protesi, ancora perfettamente funzionanti, andavano cambiate, perché contenevano il cobalto un elemento altamente cancerogeno.
La mia amica ormai 73enne era molto preoccupata per questa nuova operazione e con ragione. È stata talmente imbottita di farmaci che poco dopo l’operazione ha iniziato a soffrire di forti mal di stomaco.
Presi vari antiacidi non ha ottenuto risultati positivi così le e stato ordinato di fare una gastroscopia.
Poi il cardiologo le ha ordinato le statine per un colesterolo di 217.
Poi la dottoressa di base le ha ordinato l’ansiolitico perché l’ha trovata un po’ ansiosa.

Tutto questo a carico del Servizio Sanitario Nazionale e quindi pagato dalla Comunità degli italiani.
Forse, dopo l’operazione, bastava una bella cura disintossicante e lei sarebbe stata subito meglio. La malattia stessa è fortemente intossicante per il corpo.

Nel 1975 mi sono ammalata di TBC biapicale miliare cronica e sono stata in ospedale a Modena alla Clinica Ramazzini per due mesi e 20 giorni. Sicuramente la medicina in quel momento mi ha salvato la vita, ma con conseguenze per il corpo.
Un’acne virulenta mi ha devastato il viso per anni dopo, lo stomaco l’intestino erano talmente infiammati che facevo fatica a digerire.

Tutta la flora batterica interna era stata distrutta, dalla quantità di penicillina e antibiotici che mi somministravano quotidianamente.
Io, in accordo con i giovani medici ai quali facevo la traduzione dal tedesco di importanti articoli scientifici, buttavo via nel WC il Rifadin, un potente antibiotico e mi toglievo la flebo quando ne restava ancora metà.

In questo modo sono sopravvissuta alla malattia e alle medicine.

Per disintossicarmi adottai per sei mesi la dieta macrobiotica e da allora mi curo solo con l’omeopatia e tutte le tecniche energetiche. Da 47 anni non ho mai più assunto antibiotici, antinfiammatori, aspirine etc. .
E questo ha funzionato anche per mio figlio Andrea che oggi ha 40 anni.

Gli elementi che intossicano il nostro organismo sono fondamento tre: cibo, medicine, stress.

La malattia spesso è il modo per prendersi cura di se stessi, per imparare a riconoscere i segnali che il corpo ci manda, per comprendere di cosa il nostro corpo ha bisogno.

Se deleghiamo la nostra salute e la nostra vita agli altri, Servizio Sanitario, medici, medicine non potremo mai avere il controllo su cosa esattamente succede dentro di noi e di cosa dobbiamo prenderci cura.

Quando in Clinica parlavo con i medici del mio reparto e dicevo loro che ero preoccupata per le medicine che mi davano, una cura da cavallo, loro mi rispondevano che sì, le medicine erano cancerogene, ma io dovevo scegliere se morire di TBC a 27 anni o morire di cancro a cinquant’anni. Ho da poco compiuto i 71.

Già allora i medici sapevano che questo tipo di medicina se non viene presa con consapevolezza ti può portare alla morte prima del tempo.

Quello che in realtà mi ha salvata negli anni a seguire è stato l’incontro con la Accademia delle Medicine Integrate di Napoli che ho frequentato negli anni successivi e che mi ha insegnato un metodo che uso tutt’ora per me e per chi si affida alle mie cure che è il Protocollo DETOX.

Se vuoi saperne di più e vuoi provare questo straordinario metodo di rieducazione alimentare e di disintossicazione dell’organismo contattami o vai alla sezione PROGRAMMA DETOX del sito.

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