LA GUERRA E LA PACE SONO GIÀ DENTRO DI NOI – BUONA PASQUA

Messaggio augurale venerdì 15 aprile 2022

di Graziella Bertozzi

La nostra filosofia di vita è sempre più basata sulla guerra contro qualcuno o qualcosa. Abbiamo bisogno di un nemico da combattere per sentirci a posto. Questo ci serve per non dover guardare dentro di noi e prenderci la responsabilità di ciò che ci succede.

Non ci rendiamo conto che il nemico è dentro di noi e che solo noi con la nostra consapevolezza possiamo cambiare il mondo e la realtà in cui viviamo.

Ogni volta che ci arrabbiamo o accusiamo qualcuno di qualcosa, che può essere nostro figlio, nostro partner, il nostro vicino o quello che ci taglia la strada in macchina, noi creiamo le condizioni per fare la guerra.

E’ come se quella energia prodotta dalla rabbia, non si disperdesse nell’aria, ma andasse a creare un nuvolone nero che si scarica poi sulla terra come se fosse un temporale.

Niente si crea e niente si distrugge, tutto si trasforma. E anche la nostra rabbia, la nostra aggressività contro gli altri e contro noi stessi, va a formare le condizioni per fare scoppiare la guerra in quei posti del Pianeta più vulnerabil

La felicità ha bisogno di una ricerca continua che riguarda ogni momento della nostra vita. Oserei dire che è una scelta che ognuno può fare con la consapevolezza che la felicità si irradia in tutti coloro che incontriamo sulla nostra strada.

A questo proposito mi viene in mente Bertrand Russel un grande filosofo inglese. Russel fu anche un grande matematico e pensatore dei primi del novecento. Premio Nobel per la letteratura e membro della Camera dei Lord. Un grande pacifista che durante le rivolte studentesche del maggio 1968, nonostante avesse già 98 anni era sempre in prima fila a guidare i cortei a favore della pace nel mondo

Ho letto il suo libro – La conquista della felicità –  nel 1968 all’età di vent’anni e le sue  parole mi hanno accompagnato e formato in tutta la vita.

Mi ricordo in particolare quando scriveva della natura dell’uomo che definiva crudele e aggressiva; la soluzione che suggeriva per scaricare l’aggressività ed evitare la guerra, era di trascorrere due ore al mattino in una piscina in lotta con degli squali meccanici, o in alternativa di camminare ogni giorno per sessanta chilometri.

Certo solo lui era capace di tanto, e per me il suo esempio è stato un insegnamento di vita potente ed efficace.

È morto di vecchiaia a 98 anni, da quello che ne so ancora in forma.

Auguro a tutti voi una Pasqua di Resurrezione e di Pace.

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