CARPE DIEM – Cogli l’attimo
Un momento di rara e pura felicità da condividere con te, perché se la felicità non viene condivisa non è vera felicità.
Come diceva Roberto Benigni l’altra sera su Rai1 quando commentava i Dieci Comandamenti:
“La felicità va cercata, ogni giorno, ogni momento, sempre! Fino alla fine dei nostri giorni.
E se a volte si nasconde dobbiamo stanarla perché lei è sempre dentro noi stessi.
Nasciamo con la Felicità dentro di noi, e spesso ce ne dimentichiamo e lei è sempre lì pronta per essere scoperta e solo noi possiamo farlo”.
Ieri sera ho vissuto un attimo di questa pura e intensa felicità.
Dopo aver visto in televisione il servizio di Alberto Angela “Una notte al museo egizio” di Torino, ero già molto felice di riprovare antiche emozioni, di evocare antichi ricordi nella vita degli antichi egizi, un popolo che mi ha sempre ispirata e dal quale ho appreso molto su di me.
Stavo così bene che ho deciso di concludere in bellezza la mia serata e con un Gin Tonic e una sigaretta rollata da me e sono andata, come ogni sera, a guardare le stelle dal mio terrazzino.
Era quasi mezzanotte, la serata era calma, le nuvole andavano e venivano e formavano figure nel cielo, le luci di alcune finestre delle case vicine, illuminate.
Era il mio momento magico della giornata, il momento in cui faccio pace con tutte le cose che sono successe, con tutte le persone che ho incontrato e con tutti i pensieri che ho avuto durante il giorno trascorso.
Ma qualcosa interrompe il mio sogno.
Da una finestra illuminata, escono urla di due donne, immagino madre e figlia, che litigano con foga.
Allora ho pensato: “Non posso permettere a queste due donne di rovinarmi un momento tanto bello” e mi sono ricordata di una vecchia tecnica, appresa da Rinaldo Lampis, un ricercatore nel campo dell’energia, che è quella di “lanciare” dei cerchi d’oro alle persone o alle situazioni in conflitto che desidero cambiare.
Chiudo gli occhi, mi lascio andare e comincio ad immaginare dei cerchi d’oro attorno a quelle donne e a quella situazione.
Intanto disegno con la mano dei cerchi che immagino d’oro.
Sono bastati pochi secondi e le voci delle due donne si sono spente come per incanto e da quella finestra è iniziata ad uscire una musica celestiale, penso un pezzo di Mozart, suonata da una delle due donne al pianoforte, immagino dalla giovane figlia.
Il miracolo si era realizzato ed io ho potuto così godere del mio momento magico.
Poi mi è venuto in mente cosa aveva detto Riccardo Muti, il grande Maestro d’orchestra, proprio ieri sera nel programma di Alberto Angela.
“La scala musicale è la scala che collega il Cielo con la Terra e che serve agli Angeli per salire e scendere a loro piacimento”.
Sono proprio d’accordo, la vita senza Musica non può esistere, perché nell’Universo tutto è Musica e se facciamo attenzione la musica viene a noi nei momenti più inattesi per nutrire la nostra anima.
Non siamo mai soli e la felicità va ricercata in ogni momento.
Lei c’è, è lì e ci aspetta.
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Angela
Maggio 14, 2020 at 6:33 pmSei un mito Graziella! Hai ragione poi, la musica è tutto intorno a noi. Ricordo un film che credo si chiamasse “la musica nel cuore”. Dice proprio questo!
GraziellaBertozzi
Maggio 14, 2020 at 10:47 pmGrazie Angela