ARGENTINA E PATAGONIA – Viaggio nella terra dei Ghiacciai
La Pampa.
Una vela bianca
Ci guida in un cielo trasparente.
La pampa ci segue
coi suoi riflessi dorati.
Gli occhi dei guanaco
Ci guardano sorpresi
E incedono eleganti in questo mare.
E’ il cuore della terra
che palpita e ci fa sognare.
Lunedì 5 marzo 2001
Eccoci sull’aereo in procinto di arrivare dopo 14 ore di viaggio.
Il sole sta spuntando all’orizzonte e ci regala un’alba indimenticabile.
Come succede negli ultimi tempi sono sola anche sull’aereo, due posti tutti per me, oppure c’è anche Roger?
Ieri notte l’ho sognato mentre eravamo in barca e lui mi lasciava libera per stare con una giovane fidanzata.
Anche lì ho vissuto lo stesso conflitto:
stare con un uomo che amo e rinunciare a parte del mio cammino,
oppure stare da sola e fare ciò che voglio, ma senza avere qualcuno da amare?L’ideale sarebbe trovare qualcuno con il quale condividere lo stesso cammino.
Sarò pronta per questo?
Finora non è stato possibile ma ora, dopo l’esperienza con Roger forse l’Universo mi aiuterà.
Caro Dio,
grazie per questo nuovo giorno che mi hai regalato, sarà senz’altro un giorno di gioia, conoscenza, armonia e amore.
Fa che il mio cuore si apra al mondo e capisca che non ci sono differenze fra me e gli altri, fra me e la vita, fra me e la realtà perché io sono Te, Tu sei me e tutti siamo Te.
Fa che anche oggi io possa crescere un po’ e ti prego, sorveglia il mio cammino, affinché io non mi possa perdere.
Amen
Cari Spiriti dell’Argentina, cari Spiriti di Buenos Aires
Chiediamo il permesso di entrare in questo grande Paese
e in questa grande città.
Aiutateci ad essere umili e riverenti, pieni di rispetto
per tutto ciò che si muove e non si muove lì da voi.
Angeli accompagnateci in questo viaggio
che come sempre è un viaggio interiore dentro di noi
per risvegliare antichi Canti, antichi Suoni, antiche Armonie.
Grazie
Dopo tanti viaggi in aereo ancora mi incanto a guardare gli aerei in volo, questi enormi uccelli di acciaio che galleggiano nell’aria sopra le nubi sorretti da una sola grande forza: “l’intento”.
Se non ci fosse stato ” l’intento” nessun pezzo di acciaio avrebbe mai potuto volare.
“L’intento” porta l’aereo a destinazione, superando i venti e la pioggia, diritto verso lo scopo, incurante di tutto e di tutti.
Un percorso dorato si staglia davanti a noi in mezzo alle nuvole e alla pioggia e nonostante la forte turbolenza il nostro “Uccello di Acciaio” la segue dritto allo scopo, spinto dalla sola forza che vale: “l’intento”!
Ecco la Pampa sotto di noi, la Pampa sconfinata, come dice una vecchia canzone.
Un tappeto verde-giallo inframmezzato da qualche cespuglio con vicino una “estancia” (fattoria) e qualche paludoso acquitrino che la rende vivibile per gli animali.
All’atterraggio tutti felici battiamo le mani, un atto di omaggio, anche se un po’ infantile, per i piloti.
Continua martedì prossimo con un nuovo capitolo “L’incontro con il tango argentino”